Nella giornata del 15 aprile 2018 la Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci onlus ha partecipato alla manifestazione Muristenes in beranu nel novenario campestre di San Serafino, in territorio di Ghilarza.
L’evento è stato organizzato da un gruppo spontaneo in collaborazione con il Comune di Ghilarza e tutte le associazioni del paese.
La Fondazione Casa Gramsci onlus è stata ospitata nel muristene numero 5, un tempo appartenuto alla famiglia Gramsci, dagli attuali proprietari. L’edificio è stato inserito all’interno dell’itinerario culturale guidato che si è snodato tra i viottoli del novenario e che ha permesso di visitare e soffermarsi nei muristenes con maggiore valore storico e culturale.
Per l’occasione la Fondazione Casa Gramsci onlus ha creato e stampato una piccola pubblicazione dal titolo «”…mandami tante notizie di Ghilarza…”. Paesaggi gramsciani: il santuario campestre di San Serafino» che raccoglie una selezione di lettere dove Gramsci cita e ricorda il novenario di San Serafino, la vecchia diga sul Tirso e il Lago Omodeo e gli elementi tipici di una festa, quali i dolci e i pani.
E’possibile acquistare la pubblicazione nello shop della Casa Museo.
Nel mese di Febbraio la Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci ha aderito all’iniziativa “Impariamo l’italiano a scuola”.
Un progetto di alfabetizzazione cinematografica riservato ai ragazzi richiedenti asilo e ospiti nei Centri di accoglienza dislocati nel territorio, organizzato dai docenti Pinna Federica, Mattu Pietrina, Cossu Antonello, Flore Stefano del C.P.I.A. n. 4 in servizio a Norbello e con la supervisione della Dirigente del C.P.I.A. n. 4 di Oristano, la Dott.ssa Maria Giovanna Pilloni.
Tale progetto, nato a dicembre con l’intento di arricchire l’offerta formativa degli studenti stranieri del FAMI, è stato proposto anche ai richiedenti asilo frequentanti le lezioni presso i Centri di accoglienza straordinaria “Jana Service” di Norbello e “S’Argalasi” di Neoneli.
Attraverso il linguaggio cinematografico si sono affrontati temi universali quali la solidarietà e l’integrazione e si è fatto un excursus nella storia del cinema: dal cinema muto passando al neorealismo italiano fino ad arrivare ai giorni nostri.
Dopo aver partecipato alla proiezione e dibattito i ragazzi sono venuti a visitare più volte il museo, mostrando sempre grande interesse e curiosità verso la figura di Antonio Gramsci e della casa museo di Ghilarza.
La Fondazione Gramsci onlus bandisce la seconda edizione del Premio internazione «ALBERTO CARDOSI» per il conferimento di un premio di laurea in ricordo del giovane studioso.
Alberto Cardosi, nato nel 1971 e scomparso nel 2014, ha frequentato il Liceo scientifico “Ettore Majorana” di Latina ed è stato una figura attiva nel dibattito culturale della provincia pontina. Appassionato lettore di Gramsci, ha approfondito la conoscenza dei suoi scritti nel corso degli studi universitari svolti presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Roma “La Sapienza”. Le sue ricerche su Gramsci sono state pubblicate nel libro Il popolo nel pensiero del giovane Gramsci, tratto dalla sua tesi di laurea ed edito da La Sapienza editrice nel 2014, pochi mesi dopo la sua scomparsa.
Il premio del concorso del valore di € 1.500,00 al lordo delle imposte è finanziato dalla famiglia di Alberto Cardosi.
E’destinato a laureati di Università italiane e straniere che abbiano discusso una tesi sulla figura di Antonio Gramsci. Inoltre, il vincitore potrà presentare domanda di ammissione alla III edizione (settembre 2018) della Ghilarza Summer School – Scuola internazionale di studi gramsciani, promossa dalla Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza, dalla Fondazione Gramsci e dall’International Gramsci Society.
Sono ammessi a partecipare i cittadini italiani e stranieri che abbiano conseguito la laurea a partire dall’anno accademico 2013/2014. La domanda di partecipazione va inviata entro il 20 aprile 2018.
La vincitrice della I edizione del Premio internazionale Alberto Cardosi è stata nel 2017 Marie Lucas, di venticinque anni, francese, che ha concorso con una tesi di laurea dal titolo “Catholicisme et sens de l’histoire dans la pensée de Gramsci” (Cattolicesimo e senso della storia nel pensiero di Antonio Gramsci) discussa all’École normale supérieure di Lione nell’anno accademico 2015-2016. Marie Lucas ha partecipato come allieva alle II edizione della Ghilarza Summer School.
Per più dettagliate informazioni leggi il Bando Cardosi 2018
Con la terza edizione (10-15 settembre 2018), la Ghilarza Summer School entra a far parte delle attività istituzionali della Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza onlus.
Il tema generale della GSS 2018 sarà:
Crisi e rivoluzione passiva: Gramsci interprete del Novecento.
Il corpo docente sarà formato da Francesca Antonini (Fondazione Einaudi, Torino), Alvaro Bianchi (Universidade Estadual de Campinas), Giuseppe Cospito (Università di Pavia), Roberto Dainotto (Duke University, Durham), Fabio Frosini (Università di Urbino), Jean-Pierre Potier (Université Lumière Lyon-2), Leonardo Rapone (Università della Tuscia), Peter D. Thomas (Brunel University, London) e Giuseppe Vacca (Fondazione Gramsci Onlus, Roma).
Per maggiori informazioni leggi il Bando GSS 2018
L’Università di Sassari, rappresentata dal Rettore Massimo Carpinelli, e la Fondazione Casa Gramsci onlus di Ghilarza, rappresentata dal Presidente Giorgio Macciotta, hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa che rafforza la collaborazione scientifica e didattica tra le due istituzioni.
Obiettivo dell’intesa è valorizzare la Casa Museo di Antonio Gramsci, promuovere lo studio e la diffusione della conoscenza della figura e del pensiero di Antonio Gramsci nel mondo attraverso l’organizzazione di iniziative congiunte, favorire il libero confronto delle idee e la diffusione dei risultati scientifici allo scopo di contribuire al progresso culturale, civile, sociale ed economico, operando anche in una prospettiva internazionale.
Le iniziative comuni viaggeranno su due direttrici fondamentali. La prima riguarda, da una parte, la diffusione della conoscenza del patrimonio culturale della Sardegna, di cui Gramsci costituisce una delle più significative espressioni; dall’altra, la valorizzazione dei beni storici, culturali, ambientali, paesaggistici e architettonici e delle fonti delle identità locali, con particolare riferimento alla Casa Museo di Antonio Gramsci, dichiarata dallo Stato d’interesse culturale storico e artistico e monumento nazionale da salvaguardare e sostenere.
La seconda muove dall’assunto che la conoscenza costituisca un bene comune di cui favorire la libera circolazione e la più ampia diffusione anche attraverso l’accesso e lo sviluppo delle biblioteche, degli archivi e dei musei come Casa Gramsci.
L’intesa si declinerà in progetti di ricerca, svolgimento di attività formative anche nell’ambito della museologia, museografia e dell’innovazione tecnologia applicata ai beni culturali, istituzione di premi o borse di studio, attività di tirocinio, organizzazione di seminari e iniziative congressuali sulla figura di Antonio Gramsci.
L’accordo recente con l’ateneo turritano rappresenta lo sviluppo di una precedente convenzione stipulata nel maggio 2017 con il Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali dell’Università di Sassari per i tirocini curriculari da svolgersi nella Casa Museo.
Per il Protocollo d’Intesa, di durata quinquennale, rinnovabile, l’Università di Sassari ha designato come referente scientifico unico il Prof. Antonello Mattone, già parte del Comitato scientifico della Fondazione Casa Gramsci onlus.
Il 24 febbraio alle ore 18 si è inaugurata, presso l’Agorà Comunale di Ghilarza, la mostra di pittura L’Olocausto e l’oblio dell’artista cardiologo Pietro Sanna che attraverso i suoi 35 quadri racconta il percorso dell’Olocausto e la succesiva rimozione del suo ricordo, l’oblio.
La mostra, già allestita a Cagliari, Olbia e Sassari, è stata promossa dalla Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza onlus e dalla Fondazione Berlinguer in collaborazione con il Comune di Ghilarza, l’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) e l’U.A.P.S. (Unione Autonoma Partigiani Sardi).
Alla sua inaugurazione ha presenziato l’autore Pietro Sanna e il Rettore dell’Università di Cagliari Dott.ssa Maria Del Zompo.
Si potrà visitare la mostra gratuitamente fino al 10 marzo, tutti i giorni a esclusione del martedì, dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30. Per visitare la mostra al mattino è gradita la prenotazione all’indirizzo mail info@casamuseogramsci.it o al numero telefonico 0785/53075.
L’Università di Cagliari (Gramsci Lab) ha organizzato per i giorni 12, 14 e 15 febbraio un ciclo di convegni dal titolo A lezione da Gramsci. Democrazia, partecipazione politica, società civile sulle due sponde del Mediterraneo. Nell’ambito di questa iniziativa sono stati ospitati a Cagliari sei studenti tunisini accompagnati dai docenti dell’Università di Jendouba.
Il programma comprendeva diversi appuntamenti e tra questi anche una giornata di studi a Ghilarza che è iniziata la mattina del 16 febbraio con la visita alla Casa Museo Antonio Gramsci da parte degli studenti e dei loro docenti. Nel pomeriggio, alle ore 16.30 presso l’Agorà comunale, si è tenuto con un incontro pubblico alla presenza degli studenti e docenti e dell’Amministrazione Comunale di Ghilarza, dell’Associazione per Antonio Gramsci di Ghilarza e dellla Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza onlus durante il quale sono stati approfonditi i concetti di democrazia, libertà e diritti umani, parità di genere, Stato e religione attraverso il pensiero gramsciano.
Il 29 Dicembre alle ore 18.00 si è tenuta presso la Torre Aragonese di Ghilarza un concerto dei Tenores di Neoneli con i maestri di launeddas Orlando ed Eliseo Mascia e la partecipazione straordinaria di Antonio Gramsci Jr.
Antonio Gramsci Jr. è figlio di Giuliano, secondogenito di Antonio Gramsci e Zinadia Brykova; laureato in biologia, è musicista come la nonna e moglie di Gramsci, Giulia Schucht. Autore, fra l’altro, di I miei nonni nella Rivoluzione e di La storia di una famiglia rivoluzionaria.
I Tenores di Neoneli sono Tonino Cau, Ivo Marras, Roberto Dessì, Peppeloisu Piras, Angelo Piras, attivi dal 1976 e tra le formazioni di canto a tenore più note in Sardegna.
Il concerto è stato anche l’occasione per presentare Gramsci, un’omine, una vida, progetto editoriale e artistico scritto interamente in ottave e curato da Tonino Cau, da 41 anni anima dei Tenores di Neoneli.
Questo il titolo dell’iniziativa con cui il Comune di Santu Lussurgiu ha reso omaggio a Gramsci in occasione degli 80 anni dalla sua morte. In quel paese, situato nella regione storica del Montiferru della Sardegna centro-occidentale, ora in Provincia di Oristano, il giovane Antonio frequentò il Ginnasio dal 1906 al 1907, come egli stesso ricorda in alcune delle sue Lettere dal carcere alla cognata Tatiana Schucht. Tra queste la nota epistola del 2 giugno 1930 dal carcere di Turi, particolarmente cara a molti sardi, in cui egli si cita come “infaticabile cacciatore di lucertole e serpi” e racconta del rettile “su scurzone”, etichettato dal suo professore ginnasiale di Storia naturale come animale immaginario, suscitando nel giovane studente disappunto e persino rabbia.
Proprio i luoghi di Gramsci a Santu Lussurgiu – la casa presso cui stava a pensione e l’edificio scolastico – sono stati il 10 dicembre 2017 oggetto dell’inaugurazione del locale percorso gramsciano con l’apposizione di alcune targhe commemorative.
La cerimonia dell’Itinerario “I passi di Gramsci nel paese di Santu Lussurgiu” è stata preceduta dal Convegno ospitato nella Sala Pietro Sassu della Fondazione Hymnos, in Via Bonaria 16 a Santu Lussussurgiu.
Dopo i saluti introduttivi del Sindaco Diego Loi e grazie al coordinamento dello scrittore e sociologo Nicolò Migheli, sono intervenuti Guido Melis, Professore all’Università di Roma La Sapienza, su “Antonio Gramsci in Sardegna”, Giorgio Macciotta, Presidente della Fondazione Casa Gramsci onlus, su “Presentazione dei Quaderni del carcere”, Caterina Pes, Deputato, su “La legge istitutiva del Monumento nazionale Casa Gramsci di Ghilarza”, Giuseppe Scarpa, Dirigente dell’Istituto comprensivo di Santu Lussurgiu, su “L’istruzione nel nuovo millennio: il progetto Iscol@ a Santu Lussurgiu”. Le conclusioni sono state affidate a Giuseppe Dessena, Assessore regionale alla Pubblica istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport.
L’8 novembre 2017 la Fondazione Casa Gramsci di Ghilarza onlus, rappresentata dal Presidente Giorgio Macciotta, e l’Università di Cagliari, rappresentata dal Rettore Maria Del Zompo, hanno sottoscritto un protocollo di intesa con l’obiettivo principale di formalizzare la collaborazione scientifica e didattica nella valorizzazione della Casa Museo di Antonio Gramsci e nello studio e nella diffusione della conoscenza della figura e del pensiero di Antonio Gramsci nel mondo. La sottoscrizione dell’intesa è avvenuta nel corso di un incontro con i giornalisti cui hanno partecipato anche Antonello Sanna e Francesco Atzeni, rispettivamente Direttori del Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e Architettura e del Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio, Carlo Atzeni del Dipartimento di ingegneria civile, ambientale e architettura ed Alessandra Orrù, responsabile del Settore Politiche strategiche e rapporti istituzionali dell’Ateneo.
L’iniziativa si colloca per la Fondazione nel quadro delle sue finalità volte a diffondere e valorizzare la figura e il pensiero di Antonio Gramsci, utilizzando e divulgando anche i risultati degli studi nazionali e internazionali, di tutti i settori sociali e culturali anche in collaborazione con il sistema scolastico e universitario. “Fin dalla sua costituzione, la Fondazione ha previsto di attivare una forte sinergia con l’Università come centro di elaborazione culturale– ha precisato il Presidente Giorgio Macciotta– Costruire e studiare l’identità di un popolo significa anche comprendere come i valori di un territorio si siano misurati con il mondo: nasciamo per sviluppare il pensiero gramsciano, ma anche per studiare le trasformazioni determinate sul territorio dalla sua influenza”.
Per l’ateneo cagliaritano, come ha precisato il Rettore, il protocollo d’intesa “rientra nell’ottica strategica di approfondimento e sviluppo dell’identità del territorio, azione ritenuta fondamentale dagli organi collegiali dell’Ateneo, non solo tra gli studenti dei corsi di laurea triennale e specialistica dell’Ateneo, ma anche nella formazione post-lauream. Sono già in atto diverse interazioni con scuole e centri di studio diffusi nel mondo, secondo un approccio multi/interdisciplinare che si avvale dei risultati degli studi internazionali gramsciani”.
Valorizzazione della dimensione internazionale del pensione gramsciano, dunque, ma con attenzione alle radici, alle identità territoriali, ai luoghi e ai paesaggi gramsciani come ha suggerito il Direttore del Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e Architettura, Antonello Sanna che ha precisato “Forse non possiamo aggiungere molto allo studio degli storici, ma Gramsci nasce in un determinato contesto, quello della Sardegna al passaggio di secolo, e attraverso l’esame dei luoghi gramsciani del suo tempo possiamo aiutare a comprendere la relazione tra quei paesaggi e la società che li creava e trasformava. L’identità come progetto e non come totem immodificabile: è un concetto che abbiamo imparato da Gramsci”.
La collaborazione tra la Fondazione Casa Gramsci e l’Università di Cagliari si sostanzierà in progetti di ricerca e attività formative comuni sullo studio del pensiero di Antonio Gramsci, in attività di tirocinio, nell’organizzazione di seminari e congressi anche nell’ambito della museologia e dell’innovazione tecnologica applicata ai beni culturali.