Ricominciando_dall'_inizio
venerdì, 08 Maggio 2020 / Published in NOTIZIE

Mi sono convinto che anche quando tutto è o pare perduto, bisogna rimettersi tranquillamente all’opera, ricominciando dall’inizio

Antonio Gramsci, 12 settembre 1927

 

La Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci, ha promosso e sostenuto il progetto “Ritornare a Gramsci” nell’ambito del quale gli artisti Marco Crivellin, Costanza Ferrini e Marta Fontana hanno realizzato una prima tappa espositiva intitolata Ricominciando dall’inizio, attualmente allestita all’interno di Casa Gramsci a Ghilarza. Non essendo possibile effettuare una visita reale, ne proponiamo una virtuale.
Il progetto è iniziato con la residenza di un gruppo composto da artisti, umanisti e poeti, giunto in Sardegna nel 2019 per riflettere insieme sull’applicazione dei concetti di autobiografia civile e traduzione di Gramsci in chiave artistica. Il gruppo ha poi condiviso le proprie riflessioni dialogando con 300 studenti di scuola superiore a Cagliari, Oristano, Terralba e Ghilarza che, a loro volta, hanno calligrafato, tra le parole di Gramsci ascoltate, quelle a loro più vicine. Sono disponibili online i diari fotografici del Liceo Dettori di Cagliari, del Liceo De Castro sezioni di Oristano e di Terralba e del Liceo Mariano IV d’Arborea sezione di Ghilarza.

Percorso espositivo Ricominciando dall’inizio.

Nella prima stanza, dopo l’ingresso, si incontra la narrazione fotografica e il cielo occupa il posto della terra (2019-20) di Marco Crivellin. “Si può finire di vedere la realtà .. capovolta…e il cielo occupa il posto della terra”.Q. 8,61. Nel progetto “Ritornare a Gramsci”, cielo e terra equivalgono a centro e marginalità, capovolti in uno scompiglio di mappa. Crivellin lo coglie nella sorpresa sui volti degli studenti e, nel loro ritrovarsi altrove e lì, in una nuova centralità insieme a quella di Gramsci. L’obbiettivo coglie la delicata relazione individuale e collettiva nel respiro/tempo/gesto: il blocco davanti alla carta bianca, la scelta della parola in gruppo, la pausa, il pennino sospeso nell’esitazione.

Nella seconda stanza, la cucina, Corriazzu e Corrias Corriazzu (2020) di Costanza Ferrini, sono due opere realizzate in situ, i titoli si rifanno alla lettera alla madre del 26 febbraio 1927.Due modi di declinare scrittura e memoria annodate nella corrispondenza/resistenza di madre e figlio.

Corriazzu,”resistente”, appunto, è un frottage su carta Wenzhou delle pietre di basalto del pozzo, del cortile e dell’aiuola costruita da Gramsci ragazzo. La carta di gelso fragile fa i muri tascabili di calligrafie tattili, un’impronta di forza, che si mutua nello scambio con la madre.

Corrias Corriazzu, assonanza tra nome della famiglia della madre Corrias e corriazzu, parole scritte ripetutamente in calligrafia minutissima con china rossa su carta vegetale a uso alimentare. Tra loro unite nel “ti ricordi”, ponte di una nuova sintassi dell’attesa tra madre e figlio. Il lavoro a uncinetto è calligrafia morbida e invisibile, come le lettere della madre che non leggiamo e unisce le carte scritte le une alle altre fino alle loro ultime intonse.

Di fronte al pozzo un piccolo arco immette nella terza stanza, in cui lo spazio è attraversato dall’installazione Bisogna solo attendere (2017-20), di Marta Fontana. Il processo semantico che la muove è la trasmutazione dell’oggetto stesso: le trappoline per uccelli, utilizzate dai cacciatori di frodo, si aprono e si “trasfigurano” in volti arcaici, di guerrieri, incisi nello spazio della stanza come antichi segni rupestri, sospesi al filo d’imbastitura. La trappola è oggetto di cattura, condanna a morte, inganno che porta la vittima a essere essa stessa agente della propria fine. Gramsci affrontò la sua subdola cattura consapevolmente. Intellettualmente la costrizione lo portò a un agire essenziale. Sono così i quaderni guerrieri di Gramsci, raccolgono il suo pensiero libero nato in prigionia, un pensiero che si incide profondamente in chi lo incontra. Bisogna solo attendere è presentata a Casa Gramsci in una variante specifica.

 

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mercoledì, 29 Aprile 2020 / Published in NOTIZIE
83_anniversario_morte_gramsci
lunedì, 27 Aprile 2020 / Published in NOTIZIE

La pandemia in corso ha impedito alla Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci di realizzare le iniziative previste in coincidenza con l’Anniversario della morte di Gramsci.

Simbolicamente si è voluta celebrare la commemorazione mediante la posa di un mazzo di fiori sull’uscio della Casa Museo, in sostituzione dell’omaggio floreale che dal 2019 la Fondazione pone nella tomba di Giuseppina Marcias, mamma di Antonio, presso il cimitero di Ghilarza.

 

83_anniversario_morte_gramsci

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giovedì, 23 Gennaio 2020 / Published in NOTIZIE
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lunedì, 20 Gennaio 2020 / Published in NOTIZIE

In occasione del 129°Anniversario della nascita di Antonio Gramsci, mercoledì 22 gennaio 2020 la Casa Museo sarà visitabile, secondo i consueti orari di apertura, con ingresso gratuito per tutti i visitatori. L’ingresso gratuito al museo comprende anche la visita alla mostra “La famiglia Schucht. I parenti russi di Antonio Gramsci”, curata da Antonio Gramsci JR e prorogata sino al 29 febbraio 2020, e la mostra Global Gramsci con le illustrazioni di Agostino Iacurci, visitabile nell’ex sede del PC sita in Corso Umberto al civico 61.

 

International_Gramsci_Festival
lunedì, 02 Dicembre 2019 / Published in NOTIZIE

Ospiti internazionali, mostre, proiezioni e incontri nel nome dell’intellettuale sardo più conosciuto al mondo, più letto di Grazia Deledda e icona universale dell’antifascismo. Ghilarza si prepara ad accogliere la prima edizione dell’International Gramsci Festival, un evento di portata internazionale che il 12, 13 e 14 dicembre, oltre alla presenza di personaggi del calibro di Giovanni Maria Flick, Seba Pezzani, Sam Millar, Sahm Venter, Fabio Cavalli e Antonio Gramsci jr, troverà uno dei momenti clou nel raffronto tra la figura dello studioso e quella di Nelson Mandela.

C’è grande attesa anche per la riapertura della Casa Museo, al numero 57 di Corso Umberto I, nella quale il pensatore sardo visse dai sette ai vent’anni (1898 -1911). L’edificio, chiuso dai primi di luglio per lavori di ristrutturazione, in questi mesi è stato adeguato alle esigenze di fruizione museale con il rifacimento del tetto, l’adeguamento degli impianti, e la messa a disposizione di nuovi locali destinati a ospitare i servizi d’accoglienza.

Ma cuore pulsante di questa prima edizione del festival sarà un tema guida profondamente legato al pensatore di Ghilarza, vittima innocente di una giustizia ingiusta fino alle estreme conseguenze: il tema “carcere”.  L’argomento sarà declinato attraverso le più rilevanti questioni, che vanno dagli aspetti costituzionali e quelli della rieducazione e il reinserimento nella società. La manifestazione è realizzata dalla Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci e dal Comune di Ghilarza, con il supporto di RAS, Fondazione di Sardegna e ISRE, e il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, l’ICOM la FIHRM e l’Ambasciata del Sudafrica in Italia.

Il programma è stato presentato il 5 dicembre nel corso di una conferenza stampa alla Torre Aragonese, durante la quale sono intervenuti il presidente della fondazione Casa Museo Antonio Gramsci, Giorgio Macciotta, il sindaco di Ghilarza Alessandro Defrassu, il direttore del museo, Paolo Piquereddu, Barbara Mura dell’Associazione per Gramsci di Ghilarza, Ignazio Ibba, dell’Associazione Casa natale Antonio Gramsci di Ales, e Marinella Mura dell’Associazione Onnigaza di Ghilarza.

L’inaugurazione si terrà giovedì 12 dicembre alle 17 nei locali della Torre aragonese di piazza San Palmerio, con i saluti istituzionali e gli interventi del presidente della Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci, Giorgio Macciotta, del sindaco di Ghilarza, Alessandro Marco Defrassu e delle autorità regionali.

La cerimonia di riapertura della Casa Museo è prevista per le 17.30. All’interno della struttura saranno allestite due importanti mostre. La prima a cura del nipote diretto, Antonio Gramsci jr, una selezione di 45 immagini tratte dagli archivi della “famiglia Shucht”, i parenti russi del filosofo. La seconda, intitolata “Global Gramsci”, raccoglie le illustrazioni dell’artista Agostino Iacurci corredate di testi dai quali si evince la capillare diffusione degli studi gramsciani in ogni parte del mondo, dal Brasile, all’India e al Giappone.

Alla Casa Museo sarà inoltre consegnata l’opera “In punta di ago, un frammento di vita”, realizzata dagli studenti del Liceo artistico Foiso Fois e vincitrice del concorso Home promosso dall’Istituto Piemontese Antonio Gramsci.

Il festival coinvolgerà quindi l’“Agorà” del paese, dove sarà allestita la mostra “Gramsci dietro le sbarre”, un’esposizione delle migliori opere premiate nelle tre edizioni dell’omonimo concorso nazionale di pittura per detenuti, realizzato a cura dell’associazione Culturale Casa Natale Antonio Gramsci di Ales.

Le strade del centro urbano accoglieranno le gigantografie fotografiche in bianco e nero dei “Luoghi gramsciani”, a cura dell’Associazione per Antonio Gramsci di Ghilarza, mentre i negozi saranno impreziositi dagli allestimenti “Le parole di Gramsci”, un’originale raccolta di oggetti legati ai suoi scritti, curata dell’associazione Onnigaza.

Venerdì 13 dicembre, dalle 12 alle 15.30 la manifestazione prende gusto attraverso l’evento gastronomico diffuso “Il cibo dei territori gramsciani”, proposto nel menù dei ristoranti di Ghilarza, Abbasanta, Tadasuni e Sedilo. L’iniziativa sarà replicata anche sabato dalle 12 alle 15.

Alle 17, primo protagonista della serata alla Torre Aragonese sarà l’autore irlandese Sam Millar, ex attivista dell’IRA e compagno di carcere di Bobby Sands, che dialogherà con lo scrittore Seba Pezzani, a pochi mesi dall’uscita del suo ultimo libro “I cani di Belfast” (edito da Milieu).

Alle 18.30 interverrà un ospite molto atteso, il giurista e accademico Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Corte Costituzionale, che terrà una conferenza dal titolo “Costituzione e Carcere: dalla riforma promessa alla controriforma realizzata”.

Sabato 14 dicembre, alle 10 la Torre Aragonese sarà teatro di una lettura comparata tra le Lettere dal carcere di Nelson Mandela e quelle di Antonio Gramsci. All’evento, patrocinato dall’Ambasciata del Sudafrica in Italia, parteciperanno Sahm Venter, curatrice del libro “Lettere dal carcere di Nelson Mandela”, e Seba Pezzani, traduttore del testo, in compagnia di Maria Luisa Righi della Fondazione Gramsci di Roma.

Alle 17 a raccontare la sua esperienza di vita sarà l’autore nuorese Sebastiano Prino, conosciuto come l’“ergastolano-scrittore”, esempio virtuoso di un percorso di rieducazione per il riscatto sociale e culturale. Prino interloquirà con il sociologo Gianfranco Oppo (già garante dei diritti delle persone detenute nel carcere di Badu ‘e Carros a Nuoro) e con i giornalisti Luciano Piras e Piera Serusi.

Alle 18.30 all’Auditorium comunale di viale Antonio Carta, il regista e attore Fabio Cavalli introdurrà la visione del film-documentario “Viaggio in Italia: la Corte costituzionale nelle carceri”, presentato di recente a Venezia (2019, Rai, Clipper Media), che testimonia un’esperienza unica per i giudici della Corte costituzionale, entrati per la prima volta nella storia tra le mura del carcere per comprendere cosa sia la vita dietro le sbarre. Cavalli, che dirige il Teatro di Rebibbia, è stato ispiratore del film dei fratelli Taviani “Cesare deve morire”. La manifestazione si concluderà alle 21 con un evento gastronomico a base di prodotti della tradizione locale.

L’IGF è svolto in collaborazione con l’Unione dei Comuni del Guilcer, la Fondazione Istituto Antonio Gramsci di Roma, l’International Gramsci Society, l’Istituto Gramsci Sardegna, le Proloco di Abbasanta-Ghilarza-Norbello, l’Associazione per Antonio Gramsci di Ghilarza, l’Associazione Casa Natale Antonio Gramsci di Ales, l’Associazione Onnigaza di Ghilarza, l’Associazione archeologica “Orgono” di Ghilarza, il Rotary Club Centro Sardegna, l’Unione regionale degli ordini forensi della Sardegna, la fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci.

Salvatore Taras

Ufficio stampa

IGF – International Gramsci Festival 2019

taraspress@gmail.com

3287357589

 

Giornata_internazionale_dei_musei
mercoledì, 15 Maggio 2019 / Published in NOTIZIE

Dal 1977 l’ICOM (International Council of Museums) organizza a livello mondiale la Giornata Internazionale dei Musei, selezionando di volta in volta un tema specifico.

La Giornata Internazionale dei Musei è un momento unico per la comunità museale mondiale. In questo giorno i musei che partecipano all’iniziativa evidenziano l’importanza del loro ruolo come istituzioni al servizio della società e del suo sviluppo.  Gli eventi e le attività programmate per celebrare questa ricorrenza possono durare un giorno, un weekend o un’intera settimana. La partecipazione alla Giornata Internazionale dei Musei sta crescendo tra i musei di tutto il mondo. Nel 2018, più di 40.000 musei hanno partecipato all’evento in circa 158 paesi e territori.

Tra questi la Casa Museo Antonio Gramsci, che aderisce all’iniziativa anche quest’anno proponendo a tutti i suoi visitatori l’ingresso gratuito per l’intera giornata di sabato 18 maggio.

Per la prenotazione di visite guidate:
Telefono: +39 0785/53075
Mail: info@casamuseogramsci.it

 

la_musica_incontra_gramsci
venerdì, 03 Maggio 2019 / Published in NOTIZIE

Lunedì 6 maggio 2019 inizierà la seconda edizione del percorso laboratoriale intitolato La musica incontra Gramsci. Il maestro Antonio Gramsci jr, docente di Educazione musicale presso l’Istituto Italo Calvino di Mosca e direttore della scuola di percussioni etniche Univer Drums dell’Università di Mosca, svolgerà un seminario sulle percussioni per i ragazzi del corso a indirizzo musicale della scuola secondaria di primo grado di Ghilarza  con la collaborazione dei docenti di musica. Il percorso si concluderà sabato 11 maggio dalle ore 09,30 alle ore 12,00 con il concerto finale pubblico presso la palestra scolastica della Scuola Media “A.Delogu”.

L’iniziativa appare importante sia per il valore didattico, in quanto il maestro Antonio Gramsci ha ideato un’innovativa metodologia d’insegnamento, sia per il valore culturale perché attraverso lo studio e la riproduzione delle melodie si vuole lavorare intorno alla multiculturalità come elemento di pace e di crescita culturale delle persone.

Il laboratorio si svolgerà grazie al contributo finanziario della Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza e della Fondazione di Sardegna.

82_Anniversario_Morte_Antonio_Gramsci
lunedì, 15 Aprile 2019 / Published in NOTIZIE

La Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci organizza per fine aprile una serie di manifestazioni pubbliche per l’82°Anniversario della morte di Antonio Gramsci.

Il 25 aprile, alle ore 11:00, presso la Torre Aragonese, si terrà l’incontro dal titolo Cultura e politica ne L’Ordine Nuovo. Riflessioni sul centenario; interverranno il Direttore della Fondazione Gramsci di Roma, Francesco Giasi, (Il settimanale di Gramsci) e lo scrittore, storico e giornalista David Bidussa (Una rivista europea).

Venerdì 26 aprile, alle ore 17:00, la Torre Aragonese ospiterà la presentazione del progetto I paesaggi culturali gramsciani – Polo Museale Casa Antonio Gramsci di Ghilarza. I docenti del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura dell’Università di Cagliari Carlo Atzeni, Antonello Sanna e il Direttore della Casa Museo Antonio Gramsci, Paolo Piquereddu, illustreranno le linee progettuali del grande intervento di riqualificazione e ampliamento del Museo e più in generale di valorizzazione del pensiero e dei luoghi gramsciani, che prenderà avvio prossimamente. In programma anche gli interventi di Alessandro Defrassu, Sindaco di Ghilarza, e dei progettisti che cureranno il progetto nella fase transitoria, Adriano Dessì ed Emanuele Mura. Coordinerà i lavori Giorgio Macciotta, Presidente della Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci.

Diversi appuntamenti animeranno la giornata di sabato 27 aprile, giorno della morte di Antonio Gramsci. Il primo si terrà alle 10:00, nel cimitero di Ghilarza, con la deposizione di un omaggio floreale sulla tomba, recentemente restaurata dalla Fondazione, di Giuseppina Marcias, mamma di Antonio. Altri due eventi si terranno nella Torre Aragonese: alle 11:00, il prof. Pietro Clemente terrà una conferenza su Antonio Gramsci nell’interpretazione artistica di Francesco del Casino. Sarà presente l’artista, noto soprattutto per i numerosi murales realizzati a Orgosolo. Nel pomeriggio, alle 17:00, lo stesso Pietro Clemente discuterà con Giuseppe Vacca, Presidente della Commissione Scientifica dell’Edizione Nazionale degli scritti di Antonio Gramsci, su Gramsci e le tradizioni popolari. La giornata si concluderà nell’Auditorium Comunale Aldo Moro, con il concerto Garofani Rossi di Daniele Bonaventura Band’Union con musiche della resistenza e delle rivoluzioni. Questo evento musicale, realizzato in collaborazione con la Fondazione Gramsci Emilia Romagna, si terrà alle 20:30, con ingresso gratuito.

Domenica 28 aprile, dalle 10:00 alle 19:00, in occasione della seconda edizione di Muristenes in Beranu, la Fondazione sarà ospitata nuovamente presso il muristene che appartenne alla famiglia Gramsci, nel novenario campestre di San Serafino. Al suo interno sarà allestita l’esposizione I Gramsci a Ghilarza: una storia lunga più di un secolo. Aneddoti e curiosità attraverso i documenti d’archivio, che guiderà i visitatori alla scoperta delle tradizioni e dei modi di vivere della Ghilarza di inizio ‘900.

Le iniziative si concluderanno martedì 30 aprile, alle ore 17:00, nella Torre Aragonese, con Gramsci incontra la musica e gli interventi di Maria Luisa Righi (Fondazione Gramsci, Roma) e Mauro Meli, Direttore artistico del Teatro Lirico di Cagliari, evento in collaborazione con lo staff organizzativo de La Settimana Classica.

Per informazioni: +39 078553075 info@casamuseogramsci.it

Borsa_studio_Gramsci
venerdì, 12 Aprile 2019 / Published in NOTIZIE

La Fondazione Gramsci bandisce un concorso per una Borsa di studio intestata a Antonio Gramsci, per l’ammontare di € 10.000,00.

Possono prendere parte al concorso i cittadini italiani che non abbiano superato i 35 anni di età al 31 dicembre 2018 e siano in possesso di laurea specialistica o magistrale o di dottorato di ricerca conseguiti entro il 31 dicembre 2018.

La Borsa verrà assegnata per finanziare una ricerca dedicata alla figura di Antonio Gramsci oppure alla storia italiana e internazionale del Novecento, specificatamente alla storia del movimento operaio o a quella del pensiero economico, politico e filosofico. Proposito essenziale della borsa è di supportare una ricerca che possa dar luogo a una monografia di carattere scientifico.

I concorrenti dovranno presentare, unitamente alla domanda di ammissione al concorso, un dettagliato progetto di ricerca di circa 10 mila caratteri corrispondente alle tematiche di cui all’art. 3 e contenente adeguate indicazioni sulle fonti, le metodologie e gli obiettivi scientifici della ricerca.

La domanda di ammissione al concorso dovrà essere inviata alla Fondazione entro le ore 17,00 del 30 aprile 2019 con le seguenti modalità:

  • Raccomandata A/R indirizzata alla Fondazione Gramsci, Borsa di studio «Antonio Gramsci», Via Sebino, 43/a 00199 Roma. Farà fede il timbro postale.
  • Mail all’indirizzo di posta elettronica certificata segreteria@pec.fondazionegramsci.org. L’invio ha valore legale equiparato ad una raccomandata con ricevuta di ritorno se effettuato da un indirizzo di posta elettronica certificata.
  • Consegna a mano presso la sede della Fondazione in Via Sebino, 43/a 00199 Roma.

Nella domanda l’aspirante dovrà indicare:
a) nome, cognome, data e luogo di nascita, codice fiscale, residenza e recapito telefonico;
b) un programma di ricerca come richiesto all’art. 4;
c) due docenti di università italiane o straniere che possano essere interpellati dalla Fondazione
Gramsci quali referee del candidato
Unitamente alla domanda dovranno essere prodotti i seguenti documenti in copia conforme:

  • certificato di laurea, con data e votazione dell’esame di laurea;
  • un circostanziato curriculum vitae con l’indicazione della conoscenza di lingue straniere
  • redatto secondo il modello standard europeo (CVE);
  • la tesi di laurea o di dottorato in unica copia; una sintesi della tesi di laurea o di dottorato di non più di 10 mila caratteri.

Oltre alla documentazione obbligatoria di cui all’articolo precedente, i candidati potranno allegare alla domanda titoli e pubblicazioni e ogni altra eventuale certificazione riguardante attività scientifiche, didattiche e di ricerca.

La Borsa di studio verrà conferita entro il 30 giugno 2019 dalla Commissione giudicatrice istituita dalla Fondazione Gramsci. La Borsa verrà assegnata a giudizio insindacabile della Commissione.

L’importo di € 10.000,00 al lordo delle ritenute fiscali previste dalla normativa vigente, verrà erogato per metà del suo ammontare il 31 ottobre 2019 e per l’altra metà entro il 31 luglio 2020 solo dopo la consegna della relazione sui risultati della ricerca e la sua approvazione da parte della
direzione della Fondazione.

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