Con la terza edizione (10-15 settembre 2018), la Ghilarza Summer School entra a far parte delle attività istituzionali della Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza onlus.
Il tema generale della GSS 2018 sarà:
Crisi e rivoluzione passiva: Gramsci interprete del Novecento.
Il corpo docente sarà formato da Francesca Antonini (Fondazione Einaudi, Torino), Alvaro Bianchi (Universidade Estadual de Campinas), Giuseppe Cospito (Università di Pavia), Roberto Dainotto (Duke University, Durham), Fabio Frosini (Università di Urbino), Jean-Pierre Potier (Université Lumière Lyon-2), Leonardo Rapone (Università della Tuscia), Peter D. Thomas (Brunel University, London) e Giuseppe Vacca (Fondazione Gramsci Onlus, Roma).
Gli studenti ammessi all’edizione 2018 sono:
1. Agustín ARTESE, 27 anni, argentino
2. Giulio AZZOLINI, 30 anni, italiano
3. Simone COLETTO, 25 anni, italiano
4. Martin CORTÉS, 37 anni, argentino
5. Anxo GARRIDO FERNÁNDEZ, 26 anni, spagnolo
6. Alessia FRANCO, 27 anni, italiana
7. Nicole GOUNALIS, 29 anni, statunitense
8. Giuliano GUZZONE, 31 anni, italiano
9. Anna KOSKOVA, 26 anni, russa
10. Marie LUCAS, 24 anni, francese
11. Gigliola MENDES, 36 anni, brasiliana
12. Daniela MUSSI, 34 anni, brasiliana
13. José ROVELLI, 33 anni, argentino
14. Giacomo TARASCIO, 34 anni, italiano
15. Javier WAIMAN, 30 anni, argentino
La Notte Europea dei Musei, fissata per il 19 maggio, è una manifestazione nata in Francia nel 2005 da una proposta del Ministero della Cultura e della Comunicazione e che prevede l’apertura serale dei musei, con l’intenzione di farli vivere in maniera insolita ai visitatori. L’iniziativa è infatti l’occasione per godere del patrimonio culturale al di fuori dei consueti orari di visita e di scoprirlo in una veste nuova grazie alle centinaia di iniziative previste tra concerti, visite tematiche e percorsi guidati.
La Casa Museo di Antonio Gramsci propone per la sera del 19 maggio il percorso guidato I paesaggi culturali gramsciani. Attraverso un itinerario urbano si visiteranno i principali luoghi gramsciani di Ghilarza, ricordati e citati nelle lettere di Gramsci la cui lettura accompagnerà i partecipanti per tutta la durata del percorso. Al suo interno sono previste diverse tappe: la Vallata di Chenale, la Torre Aragonese, Piazza San Palmerio e il cimitero di Ghilarza che accoglie le tombe di alcuni membri della famiglia permettendo così di ricostruire la storia e le vicende dei Gramsci.
L’itinerario si concluderà con la visita guidata alla Casa Museo, che per l’occasione rimarrà aperta oltre il consueto orario di chiusura.
Si possono richiedere maggiori informazioni sulle modalità di partecipazione e di svolgimento telefonando allo 0785/53075 o scrivendo una mail a didattica@casamuseogramsci.it
La prenotazione, obbligatoria, scade il 16 maggio.
Dal 1977 ICOM (International Council of Museums) organizza a livello mondiale la Giornata Internazionale dei Musei (International Museum Day – IMD), selezionando di volta in volta un tema specifico. I musei che partecipano all’iniziativa programmano eventi innovativi e attività inerenti al tema prescelto e coinvolgono il proprio pubblico, evidenziando l’importanza del ruolo dei musei come istituzioni al servizio della società e del suo sviluppo.
L’edizione 2018 si è svolta il 18 maggio e ha avuto come tema Musei iper connessi: nuovi approcci, nuovo pubblico.
Attualmente le possibilità offerte dagli strumenti di comunicazione rivestono un ruolo importante nei musei, i quali, tramite il loro utilizzo, possono coinvolgere un pubblico sempre più ampio, avvicinandolo alle collezioni con modalità innovative.
Non tutte le forme di connessione nascono però dalla tecnologia. Una sempre maggiore attenzione è rivolta alle comunità locali e ai diversi gruppi che la animano. Per coinvolgere nuovi pubblici e rafforzare le connessioni con loro, i musei devono trovare nuovi modi di interpretare e presentare le proprie collezioni.
Per questo motivo la Casa Museo di Antonio Gramsci ha aderito alla Giornata Internazionale dei Musei con l’evento Gramsci per tutti. Nel corso della mattinata del 18 maggio ha aperto le sue porte a un nuovo tipo di pubblico, rappresentato dai sordi, per il quale sono state programmate visite guidate specifiche con la collaborazione della Dott.ssa Simonetta Ortu, interprete della Lingua dei Segni, e dell’Ente Nazionale per la Protezione e l’Assistenza dei Sordi onlus Sezione Provinciale di Oristano.
La Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza onlus ha organizzato per la mattina di mercoledì 25 aprile presso la Torre Aragonese il dibattito «Gramsci in Sardegna. Memorie familiari» con Gianni Francioni, Antonio Deias, Luigi Manias, Franco Sonis e Luca Paulesu.
In occasione dell’81°Anniversario della morte di Antonio Gramsci la Fondazione Casa Museo Gramsci ha collaborato con l’Associazione Per Antonio Gramsci e la Fondazione Enrico Berlinguer per l’organizzazione delle manifestazioni che si sono tenute a Ghilarza il 27 e il 28 aprile.
La Torre Aragonese ha ospitato l’evento musicale del 27 aprile organizzato dall’Associazione Per Antonio Gramsci e dall’Associazione Culturale Malik. Il concerto «Libertà in Levare» con Le Voci del Tempo Mario Congiu (voce e chitarra) e Marco Peroni (voce) ha avuto come protagoniste le canzoni di Bob Marley accompagnate dalle parole di Antonio Gramsci. L’evento è stato inserito nel programma della manifestazione I libri aiutano a leggere il mondo giunta alla nona edizione.
Sabato 28 aprile, in occasione de Sa Die de sa Sardigna, la Fondazione Berlinguer Sardegna ha organizzato il convegno «Una nuova carta autonomistica e federalista della Sardegna». Si è partiti dalla riflessione che l’autonomismo politico-territoriale e la concezione federalistica di Gramsci nascono non soltanto dal suo essere sardo, ma anche dalle analisi che egli viene compiendo sulla natura della questione meridionale e in particolare delle peculiari e distinte questione sarda e siciliana, nonché più in generale dai suoi primi approcci verso la ricognizione sulla realtà storica e politica dell’Italia. L’evento si è tenuto presso l’Auditorium Comunale Aldo Moro.
Nella giornata del 15 aprile 2018 la Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci onlus ha partecipato alla manifestazione Muristenes in beranu nel novenario campestre di San Serafino, in territorio di Ghilarza.
L’evento è stato organizzato da un gruppo spontaneo in collaborazione con il Comune di Ghilarza e tutte le associazioni del paese.
La Fondazione Casa Gramsci onlus è stata ospitata nel muristene numero 5, un tempo appartenuto alla famiglia Gramsci, dagli attuali proprietari. L’edificio è stato inserito all’interno dell’itinerario culturale guidato che si è snodato tra i viottoli del novenario e che ha permesso di visitare e soffermarsi nei muristenes con maggiore valore storico e culturale.
Per l’occasione la Fondazione Casa Gramsci onlus ha creato e stampato una piccola pubblicazione dal titolo «”…mandami tante notizie di Ghilarza…”. Paesaggi gramsciani: il santuario campestre di San Serafino» che raccoglie una selezione di lettere dove Gramsci cita e ricorda il novenario di San Serafino, la vecchia diga sul Tirso e il Lago Omodeo e gli elementi tipici di una festa, quali i dolci e i pani.
E’possibile acquistare la pubblicazione nello shop della Casa Museo.
L’Università di Sassari, rappresentata dal Rettore Massimo Carpinelli, e la Fondazione Casa Gramsci onlus di Ghilarza, rappresentata dal Presidente Giorgio Macciotta, hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa che rafforza la collaborazione scientifica e didattica tra le due istituzioni.
Obiettivo dell’intesa è valorizzare la Casa Museo di Antonio Gramsci, promuovere lo studio e la diffusione della conoscenza della figura e del pensiero di Antonio Gramsci nel mondo attraverso l’organizzazione di iniziative congiunte, favorire il libero confronto delle idee e la diffusione dei risultati scientifici allo scopo di contribuire al progresso culturale, civile, sociale ed economico, operando anche in una prospettiva internazionale.
Le iniziative comuni viaggeranno su due direttrici fondamentali. La prima riguarda, da una parte, la diffusione della conoscenza del patrimonio culturale della Sardegna, di cui Gramsci costituisce una delle più significative espressioni; dall’altra, la valorizzazione dei beni storici, culturali, ambientali, paesaggistici e architettonici e delle fonti delle identità locali, con particolare riferimento alla Casa Museo di Antonio Gramsci, dichiarata dallo Stato d’interesse culturale storico e artistico e monumento nazionale da salvaguardare e sostenere.
La seconda muove dall’assunto che la conoscenza costituisca un bene comune di cui favorire la libera circolazione e la più ampia diffusione anche attraverso l’accesso e lo sviluppo delle biblioteche, degli archivi e dei musei come Casa Gramsci.
L’intesa si declinerà in progetti di ricerca, svolgimento di attività formative anche nell’ambito della museologia, museografia e dell’innovazione tecnologia applicata ai beni culturali, istituzione di premi o borse di studio, attività di tirocinio, organizzazione di seminari e iniziative congressuali sulla figura di Antonio Gramsci.
L’accordo recente con l’ateneo turritano rappresenta lo sviluppo di una precedente convenzione stipulata nel maggio 2017 con il Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali dell’Università di Sassari per i tirocini curriculari da svolgersi nella Casa Museo.
Per il Protocollo d’Intesa, di durata quinquennale, rinnovabile, l’Università di Sassari ha designato come referente scientifico unico il Prof. Antonello Mattone, già parte del Comitato scientifico della Fondazione Casa Gramsci onlus.
Il 24 febbraio alle ore 18 si è inaugurata, presso l’Agorà Comunale di Ghilarza, la mostra di pittura L’Olocausto e l’oblio dell’artista cardiologo Pietro Sanna che attraverso i suoi 35 quadri racconta il percorso dell’Olocausto e la succesiva rimozione del suo ricordo, l’oblio.
La mostra, già allestita a Cagliari, Olbia e Sassari, è stata promossa dalla Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza onlus e dalla Fondazione Berlinguer in collaborazione con il Comune di Ghilarza, l’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) e l’U.A.P.S. (Unione Autonoma Partigiani Sardi).
Alla sua inaugurazione ha presenziato l’autore Pietro Sanna e il Rettore dell’Università di Cagliari Dott.ssa Maria Del Zompo.
Si potrà visitare la mostra gratuitamente fino al 10 marzo, tutti i giorni a esclusione del martedì, dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30. Per visitare la mostra al mattino è gradita la prenotazione all’indirizzo mail info@casamuseogramsci.it o al numero telefonico 0785/53075.
L’Università di Cagliari (Gramsci Lab) ha organizzato per i giorni 12, 14 e 15 febbraio un ciclo di convegni dal titolo A lezione da Gramsci. Democrazia, partecipazione politica, società civile sulle due sponde del Mediterraneo. Nell’ambito di questa iniziativa sono stati ospitati a Cagliari sei studenti tunisini accompagnati dai docenti dell’Università di Jendouba.
Il programma comprendeva diversi appuntamenti e tra questi anche una giornata di studi a Ghilarza che è iniziata la mattina del 16 febbraio con la visita alla Casa Museo Antonio Gramsci da parte degli studenti e dei loro docenti. Nel pomeriggio, alle ore 16.30 presso l’Agorà comunale, si è tenuto con un incontro pubblico alla presenza degli studenti e docenti e dell’Amministrazione Comunale di Ghilarza, dell’Associazione per Antonio Gramsci di Ghilarza e dellla Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza onlus durante il quale sono stati approfonditi i concetti di democrazia, libertà e diritti umani, parità di genere, Stato e religione attraverso il pensiero gramsciano.
Questo il titolo dell’iniziativa con cui il Comune di Santu Lussurgiu ha reso omaggio a Gramsci in occasione degli 80 anni dalla sua morte. In quel paese, situato nella regione storica del Montiferru della Sardegna centro-occidentale, ora in Provincia di Oristano, il giovane Antonio frequentò il Ginnasio dal 1906 al 1907, come egli stesso ricorda in alcune delle sue Lettere dal carcere alla cognata Tatiana Schucht. Tra queste la nota epistola del 2 giugno 1930 dal carcere di Turi, particolarmente cara a molti sardi, in cui egli si cita come “infaticabile cacciatore di lucertole e serpi” e racconta del rettile “su scurzone”, etichettato dal suo professore ginnasiale di Storia naturale come animale immaginario, suscitando nel giovane studente disappunto e persino rabbia.
Proprio i luoghi di Gramsci a Santu Lussurgiu – la casa presso cui stava a pensione e l’edificio scolastico – sono stati il 10 dicembre 2017 oggetto dell’inaugurazione del locale percorso gramsciano con l’apposizione di alcune targhe commemorative.
La cerimonia dell’Itinerario “I passi di Gramsci nel paese di Santu Lussurgiu” è stata preceduta dal Convegno ospitato nella Sala Pietro Sassu della Fondazione Hymnos, in Via Bonaria 16 a Santu Lussussurgiu.
Dopo i saluti introduttivi del Sindaco Diego Loi e grazie al coordinamento dello scrittore e sociologo Nicolò Migheli, sono intervenuti Guido Melis, Professore all’Università di Roma La Sapienza, su “Antonio Gramsci in Sardegna”, Giorgio Macciotta, Presidente della Fondazione Casa Gramsci onlus, su “Presentazione dei Quaderni del carcere”, Caterina Pes, Deputato, su “La legge istitutiva del Monumento nazionale Casa Gramsci di Ghilarza”, Giuseppe Scarpa, Dirigente dell’Istituto comprensivo di Santu Lussurgiu, su “L’istruzione nel nuovo millennio: il progetto Iscol@ a Santu Lussurgiu”. Le conclusioni sono state affidate a Giuseppe Dessena, Assessore regionale alla Pubblica istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport.
L’8 novembre 2017 la Fondazione Casa Gramsci di Ghilarza onlus, rappresentata dal Presidente Giorgio Macciotta, e l’Università di Cagliari, rappresentata dal Rettore Maria Del Zompo, hanno sottoscritto un protocollo di intesa con l’obiettivo principale di formalizzare la collaborazione scientifica e didattica nella valorizzazione della Casa Museo di Antonio Gramsci e nello studio e nella diffusione della conoscenza della figura e del pensiero di Antonio Gramsci nel mondo. La sottoscrizione dell’intesa è avvenuta nel corso di un incontro con i giornalisti cui hanno partecipato anche Antonello Sanna e Francesco Atzeni, rispettivamente Direttori del Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e Architettura e del Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio, Carlo Atzeni del Dipartimento di ingegneria civile, ambientale e architettura ed Alessandra Orrù, responsabile del Settore Politiche strategiche e rapporti istituzionali dell’Ateneo.
L’iniziativa si colloca per la Fondazione nel quadro delle sue finalità volte a diffondere e valorizzare la figura e il pensiero di Antonio Gramsci, utilizzando e divulgando anche i risultati degli studi nazionali e internazionali, di tutti i settori sociali e culturali anche in collaborazione con il sistema scolastico e universitario. “Fin dalla sua costituzione, la Fondazione ha previsto di attivare una forte sinergia con l’Università come centro di elaborazione culturale– ha precisato il Presidente Giorgio Macciotta– Costruire e studiare l’identità di un popolo significa anche comprendere come i valori di un territorio si siano misurati con il mondo: nasciamo per sviluppare il pensiero gramsciano, ma anche per studiare le trasformazioni determinate sul territorio dalla sua influenza”.
Per l’ateneo cagliaritano, come ha precisato il Rettore, il protocollo d’intesa “rientra nell’ottica strategica di approfondimento e sviluppo dell’identità del territorio, azione ritenuta fondamentale dagli organi collegiali dell’Ateneo, non solo tra gli studenti dei corsi di laurea triennale e specialistica dell’Ateneo, ma anche nella formazione post-lauream. Sono già in atto diverse interazioni con scuole e centri di studio diffusi nel mondo, secondo un approccio multi/interdisciplinare che si avvale dei risultati degli studi internazionali gramsciani”.
Valorizzazione della dimensione internazionale del pensione gramsciano, dunque, ma con attenzione alle radici, alle identità territoriali, ai luoghi e ai paesaggi gramsciani come ha suggerito il Direttore del Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e Architettura, Antonello Sanna che ha precisato “Forse non possiamo aggiungere molto allo studio degli storici, ma Gramsci nasce in un determinato contesto, quello della Sardegna al passaggio di secolo, e attraverso l’esame dei luoghi gramsciani del suo tempo possiamo aiutare a comprendere la relazione tra quei paesaggi e la società che li creava e trasformava. L’identità come progetto e non come totem immodificabile: è un concetto che abbiamo imparato da Gramsci”.
La collaborazione tra la Fondazione Casa Gramsci e l’Università di Cagliari si sostanzierà in progetti di ricerca e attività formative comuni sullo studio del pensiero di Antonio Gramsci, in attività di tirocinio, nell’organizzazione di seminari e congressi anche nell’ambito della museologia e dell’innovazione tecnologica applicata ai beni culturali.