Giorgio Napolitano fu, certamente, uno dei giovani quadri del Pci cui fu facile condividere
senza esitazioni la linea togliattiana del “partito nuovo”, ispirata alle riflessioni che Gramsci aveva
lasciato nei suoi Quaderni. Il “meridionalismo”, la costruzione di una matura coscienza critica
attraverso la cultura e la formazione, l’analisi della realtà senza indulgenza per slogan e
semplificazioni, il rigore etico come caratteristica dell’azione politica, sono non solo elementi
costitutivi del suo pensiero ma anche criteri che hanno guidato la sua azione nella selezione dei
gruppi dirigenti.
Il suo rapporto con la Casa Museo è stato dunque attento e partecipe e nasce ben prima
della sua elezione alla Presidenza della Repubblica.
Nel 1993, Presidente della Camera dei Deputati, accettò ben volentieri l’invito che gli
rivolsi di essere l’oratore della tradizionale Conferenza annualmente organizzata dal PCI, e poi dal
PDS, a Ghilarza, in coincidenza con l’anniversario della morte di Gramsci. La notizia della sua
partecipazione destò interesse e, con soddisfazione ma anche con sorpresa, ricevetti una
telefonata dell’allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro che mi chiese se avremmo
gradito la sua presenza. L’impegno di Napolitano fu mantenuto, anche se la sua visita in Sardegna
fu compressa per la crisi del Governo Amato e per la sua anticipata partenza per partecipare alle
consultazioni del Presidente della Repubblica. La crisi impedì, però, la presenza del Presidente
Scalfaro.
Napolitano seguiva con interesse l’iniziativa assunta dalla Fondazione Gramsci di Roma per
la pubblicazione dell’Edizione nazionale delle opere di Gramsci. Quando, essendo lui Presidente
della Repubblica, fu organizzata, ad Oristano, la presentazione dei primi volumi dei Quaderni del
Carcere garantì la sua presenza all’iniziativa e ricordo con quale meticolosità furono programmati,
in una riunione svoltasi al Quirinale, tutti i vari appuntamenti di quell’iniziativa tra i quali volle
inserire una visita a Ghilarza. Di quella visita resta, nell’archivio della Fondazione, la
documentazione fotografica.
Quando, per iniziativa della Fondazione Berlinguer della Sardegna, fu, finalmente, costituita
la Fondazione, come struttura dedicata alla gestione della “Casa Museo”, il suo incarico di
Presidente della Repubblica era da tempo concluso. Tra le prime iniziative pubbliche della
Fondazione ci fu il Convegno su “Gramsci e il Mezzogiorno” con interventi, fra gli altri, di Giuseppe
Vacca, Presidente della Fondazione Gramsci di Roma, Adriano Giannola, Presidente della Svimez,
Francesco Pigliaru, Presidente della Regione Sarda, e le conclusioni di Claudio De Vincenti, ministro
per il Mezzogiorno. Per l’occasione Napolitano mandò un saluto alla neo costituita Fondazione.
Giorgio Macciotta
Componente del Consiglio d’indirizzo e già Presidente della Fondazione Casa museo Antonio
Gramsci
Ghilarza, Casa Museo Gramsci, 30 aprile 2007
Giorgio Napolitano con Augusta Miscali, Francesco Paolo Casavola, Giuseppe Vacca e Antonio Gramsci Jr
Napolitano – Discorso tenuto a Ghilarza, 30.04.1993
Lettera di Macciotta a Napolitano 04.04.2017