Dal 1977 l’ICOM (International Council of Museums) organizza a livello mondiale la Giornata Internazionale dei Musei, selezionando di volta in volta un tema specifico.
La Giornata Internazionale dei Musei è un momento unico per la comunità museale mondiale. In questo giorno i musei che partecipano all’iniziativa evidenziano l’importanza del loro ruolo come istituzioni al servizio della società e del suo sviluppo. Gli eventi e le attività programmate per celebrare questa ricorrenza possono durare un giorno, un weekend o un’intera settimana. La partecipazione alla Giornata Internazionale dei Musei sta crescendo tra i musei di tutto il mondo. Nel 2018, più di 40.000 musei hanno partecipato all’evento in circa 158 paesi e territori.
Tra questi la Casa Museo Antonio Gramsci, che aderisce all’iniziativa anche quest’anno proponendo a tutti i suoi visitatori l’ingresso gratuito per l’intera giornata di sabato 18 maggio.
Per la prenotazione di visite guidate:
Telefono: +39 0785/53075
Mail: info@casamuseogramsci.it
Lunedì 6 maggio 2019 inizierà la seconda edizione del percorso laboratoriale intitolato La musica incontra Gramsci. Il maestro Antonio Gramsci jr, docente di Educazione musicale presso l’Istituto Italo Calvino di Mosca e direttore della scuola di percussioni etniche Univer Drums dell’Università di Mosca, svolgerà un seminario sulle percussioni per i ragazzi del corso a indirizzo musicale della scuola secondaria di primo grado di Ghilarza con la collaborazione dei docenti di musica. Il percorso si concluderà sabato 11 maggio dalle ore 09,30 alle ore 12,00 con il concerto finale pubblico presso la palestra scolastica della Scuola Media “A.Delogu”.
L’iniziativa appare importante sia per il valore didattico, in quanto il maestro Antonio Gramsci ha ideato un’innovativa metodologia d’insegnamento, sia per il valore culturale perché attraverso lo studio e la riproduzione delle melodie si vuole lavorare intorno alla multiculturalità come elemento di pace e di crescita culturale delle persone.
Il laboratorio si svolgerà grazie al contributo finanziario della Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza e della Fondazione di Sardegna.