Si è svolta sabato 8 settembre 2018 alle ore 15.30 nell’Aula Consiliare del Comune di Ghilarza la conferenza stampa che ha illustrato l’edizione 2018 della Ghilarza Summer School – Scuola Internazionale di Studi Gramsciani e i progetti che riguarderanno la Casa Museo di Antonio Gramsci nei prossimi mesi.
Introduce la conferenza il presidente della Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza onlus Prof. Giorgio Macciotta che traccia il bilancio dei primi due anni di attività della Fondazione e in particolare della prima parte del 2018. I numeri più che positivi in termini di introiti (+37,73%) e di visitatori (+19,73%) permettono di guardare al futuro in maniera ottimista anche grazie all’interazione con il territorio che inizia a percepire la Casa Museo come una ricchezza culturale e non solo.
Ed è proprio Ghilarza che ospita la terza edizione della Scuola Internazionale di Studi Gramsciani, illustrata dal presidente Prof. Gianni Francioni, e i suoi docenti e allievi provenienti dall’Italia, dall’Argentina, dal Brasile, dalla Francia, dalla Spagna, dalla Russia e dagli Stati Uniti. Alle lezioni riservate agli studenti si affiancherà un piccolo ciclo di conversazioni rivolte al pubblico più vasto e in particolare alla cittadinanza ghilarzese.
Riflessioni e nuovi spunti sull’ambiente ghilarzese di inizio Novecento saranno forniti dalla mostra Le riviste ritrovate: la formazione del giovane Gramsci in Sardegna (1907-1914) curata da Luca Paulesu e inserita nel programma ufficiale della Ghilarza Summer School. Riviste esaminate per la prima volta alla metà degli anni Cinquanta, messe poi da parte e da adesso esposte, grazie alla famiglia Gramsci Paulesu di Ghilarza e Firenze, all’interno delle teche collocate negli ambienti inferiori della Casa Museo. Sette teche per sette riviste di inizio Novecento: Il Marzocco, Le Cronache Letterarie, La Lupa, Piemonte, La Voce, L’Unità, Patria. Numeri originali accompagnati da pannelli descrittivi che permetteranno ai visitatori di approfondire il periodo giovanile in Sardegna di Antonio Gramsci attraverso nuovi fonti. Accanto alle riviste ci sarà anche la selezione di libri e documenti inediti, come le ricevute del lascito al giovane Nino della zia benefattrice Grazia Delogu, il carteggio parzialmente inedito tra Antonio e suo fratello Gennaro e le riviste che circolavano in famiglia.
L’allestimento della mostra creerà nuovi contenuti all’interno del museo che sarà inoltre oggetto di importanti modifiche strutturali con la creazione del Polo Museale Casa Antonio Gramsci, curato dal DICAAR Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura dell’Università di Cagliari, il cui progetto è stato esposto dai Prof. Antonello Sanna e Carlo Atzeni. La partecipazione e collaborazione dell’ateneo cagliaritano si inserisce nell’ambito di quella che è stata definita la terza missione dell’università, ovvero i servizi al territorio. Da una parte il progetto culturale Da Ghilarza al mondo: i paesaggi culturali gramsciani e dall’altra il progetto strutturale per la costituzione del Polo Museale Casa Antonio Gramsci che prevede l’ampliamento degli spazi del museo inglobando gli spazi della ex Pretura (messi a disposizione della Fondazione dal Comune di Ghilarza) e dell’ex Circolo PD (messi a disposizione dalla Fondazione Berlinguer). La struttura museale risulterà pertanto articolata in due sezioni ben definite, la Casa Museo propriamente detta e la sua addizione di interfaccia con il pubblico.
Grazie a queste modifiche la Casa Museo di Antonio Gramsci sarà presto pronta per entrare a far parte del Sistema Museale della Sardegna, secondo la L.R. n.14 del 2006. Nuovi spazi, ma soprattutto nuovi contenuti illustrati dal direttore della Casa Museo di Antonio Gramsci Dott. Paolo Piquereddu che individua l’importanza di un museo attivo e partecipe nel territorio anche mediante la realizzazione di eventi che sappiano attrarre i non specialisti, instaurando dunque un dialogo con un ampio pubblico attraverso, per esempio, la forma del festival . Allo stesso modo sarebbe opportuno inserire il museo in una rete di relazioni con quelli di altre parti del mondo impegnati in una missione che è anche quella della Casa Museo di Antonio Gramsci, ossia la salvaguardia dei diritti umani. La FIHRM (Federazione Internazionale dei Musei dei Diritti Umani) è un riferimento mondiale in questo ambito.
Dalla dimensione mondiale si è tornati a quella locale con l’intervento del Sindaco di Ghilarza Dott. Alessandro Defrassu. Il Comune di Ghilarza, in quanto socio fondatore della Fondazione e istituzione locale, ha individuato nella Casa Museo l’oggetto del progetto di Sviluppo Territoriale guidato dal Centro di Programmazione Regionale, con lo scopo di creare maggiori opportunità di crescita culturale ed economica per i territori del Guilcier e del Barigadu.
Al tavolo della conferenza stampa erano presenti anche gli altri due soci fondatori, la Fondazione Berlinguer e la Fondazione Gramsci onlus con i loro rispettivi presidenti e direttori.
Per la Fondazione Berlinguer è intervenuto il Presidente Francesco Berria, soddisfatto dei risultati ottenuti dalla Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci in soli due anni di attività, in particolare l’essere entrata nello spirito pubblico sardo grazie alla collaborazione di tutti.
Entusiasmo anche per il Prof .Francesco Giasi, direttore della Fondazione Gramsci onlus di Roma che ha riconosciuto lo status di istituto culturale della Casa Museo di Antonio Gramsci, sottolineando la sempre più stretta e proficua collaborazione tra i due enti sulla base di due principi: l’Istituto Gramsci come ente di ricerca e la Casa Museo di Antonio Gramsci come contenitore ed espositore della ricerca gramsciana.